L'esperienza è la capacità di chi impara facendosi male.

Nell'antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse: Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?

 - Un momento - rispose Socrate. - Prima che me lo racconti, vorrei fare la prova dei tre setacci.  - I tre setacci?

 - Ma sì, - continuò Socrate. - Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. La chiamo la prova dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?  - No... ne ho solo sentito parlare...

 - Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?  - Ah no! Al contrario!

 - Dunque, - continuò Socrate, - vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Rimane il terzo setaccio, quello dell'utilità. E' utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?  - No, davvero! Rispose l'altro.

 - Allora, - concluse Socrate, - quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?

 Se ciascuno di noi potesse meditare e metter in pratica questo piccolo aneddoto... forse il mondo sarebbe migliore.

Io vado avanti come un asino...

Sì, proprio come quell'animale che un dizionario biblico così descrive: "L'asino della Palestina è molto vigoroso, sopporta il caldo, si nutre di cardi; ha una forma di zoccoli che rende molto sicuro il suo incedere, costa poco il mantenerlo. I suoi soli difetti sono la caparbietà e la pigrizia".

Io vado avanti come quell'asino di Gerusalemme, che, in quel giorno della festa degli ulivi, divenne la cavalcatura regale e pacifica del Messia. Io non sono sapiente, ma una cosa so: so di portare Cristo sulle mie spalle e la cosa mi rende più orgoglioso che essere borgognone o basco. Io Lo porto, ma è Lui che mi guida: io credo in Lui, Lui mi guida verso il Suo regno. Chissà quanto si sente sballottato il mio Signore, quando inciampo contro una pietra! Ma Lui non mi rinfaccia mai niente. E' così bello percepire quanto sia buono e generoso con me: mi lascia il tempo di salutare l'incantevole asina di Balaan, di sognare davanti a un campo di spighe, di dimenticarmi persino di portarLo.

Io vado avanti in silenzio. E' strano quanto ci si capisca anche senza parlare! La Sua sola parola, che io ho ben capito, sembra essere stata detta apposta per me: "Il mio giogo è facile da sopportare e il mio passo leggero" (Mt 11 ,30). Fede d'animale, come quando, una notte di Natale, allegramente portavo Sua madre verso Betlemme. Io vado avanti nella gioia.

Quando voglio cantare le Sue lodi, io faccio un baccano del diavolo, io canto stonato. Lui allora ride, ride di cuore e il Suo riso trasforma le strettoie del mio vecchio cammino in una pista da ballo e i miei pesanti zoccoli in sandali alati.

Io vado avanti come un asino che porta Cristo sulle sue spalle.

(Bruno Ferrero da “C'è Qualcuno Lassù”)

 

Il cieco e la strategia

Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi  e un pezzo di cartone con su scritto: «Sono cieco, aiutatemi per favore».
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo" . Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:"Oggi è primavera e io non posso vederla".

Morale: Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.

Sentieri per Dio

Molti eremiti abitavano nei dintorni della sorgente. Ognuno di loro si era costruito la propria capanna e passava le giornate in profondo silenzio, meditando e pregando. Ognuno, raccolto in se stesso, invocava la presenza di Dio.
Dio avrebbe voluto andare a trovarli, ma non riusciva a trovare la strada. Tutto quello che vedeva erano puntini lontani tra loro nella vastità del deserto. Poi, un giorno, per una improvvisa necessità, uno degli eremiti si recò da un altro. Sul terreno rimase una piccola traccia di quel cammino. Poco tempo dopo, l'altro eremita ricambiò la visita e quella traccia si fece più profonda. Anche gli altri eremiti incominciarono a scambiarsi visite.
La cosa accadde sempre più frequentemente. Finché, un giorno, Dio, sempre invocato dai buoni eremiti, si affacciò dall'alto e vide che vi era una ragnatela di sentieri che univano tra di loro le capanne degli eremiti. Tutto felice, Dio disse: "Adesso si! Adesso ho la strada per andarli a trovare". (Bruno Ferrero, La strada per Dio)

La banconota

Il conferenziere iniziò il suo intervento sventolando una banconota verde da cento euro.

 "Chi vuole questa banconota da cento euro?" domandò.

Si alzarono varie mani, ma il conferenziere chiarì: "Prima di consegnarla, però, devo fare una cosa".

 Stropicciò la banconota furiosamente, poi disse: "Chi la vuole ancora?".

Le mani vennero sollevate di nuovo.

"E se faccio così?". Lanciò la banconota contro il muro e, quando ricadde sul pavimento, la calpestò; poi la mostrò nuovamente all'uditorio: era ormai sporca e malconcia.

 "Qualcuno la vuole ancora?". Come al solito, le mani si alzarono.

Per quanto fosse maltrattata, la banconota non perdeva nulla del suo valore.

Molte volte nella vita veniamo feriti, calpestati, maltrattati e offesi, eppure manteniamo il nostro valore. Se lo possediamo.

(Bruno Ferrero, C'è ancora qualcuno che danza)

 

Esperienze

Sì, proprio come quell'animale che un dizionario biblico così descrive: "L'asino della Palestina è molto vigoroso, sopporta il caldo, si nutre di cardi; ha una forma di zoccoli che rende molto sicuro il suo incedere, costa poco il mantenerlo. I suoi soli difetti sono la caparbietà e la...

La lettera di un laico

21.11.2013 19:18
Carissimo, sono padre di famiglia, di quattro figli, ma trovo tanta gioia quando ricevo qualche lettera con la scritta "Reverendo...", come se fossi un sacerdote. Ci sono anche della care Suore che mi chiamano "don".     No, non sono un sacerdote, però raccolgo la provocazione....
Quel giorno, al pronto soccorso dove lavoravo, era una mattinata movimentata, quando un anziano signore di circa ottant’anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento urgente alle ore 9.00. Gli rilevai la pressione e lo...

Ho trovato la strada

21.11.2013 12:19
Gianni Belleno coofondatore e batterista dei New Trolls - Gianni Belleno, leader storico dei New Trolls, ha conosciuto la stagione del successo, dei soldi e del divertimento sfrenato. Poi l'incontro con Gesù che cambia la vita. Questa bella storia è iniziata due anni fa, quando ho realizzato il...
Cara Francesca, desideravo da tanto tempo parlarti della mia esperienza di fede. Per me è un onore e un privilegio raccontare brevemente la mia storia in questa lettera, volendo in questo modo ricambiare quanto il Signore ha fatto in questi 27 anni della mia vita. La fede infatti non è un concetto...

Mons. Comastri e M. Teresa

21.11.2013 12:12
Mons. Angelo Comastri, vescovo di Loreto, ha raccontato che anni fa, a causa di un banale disguido medico, si è ritrovato quasi in fin di vita per problemi cardiaci; è andato in crisi, cosa che gli ha fatto capire quanta strada ancora doveva fare cristianamente. In quei momenti ha telefonato a...
11 febbraio 2002 - questa mattina mi sono svegliata pensando a Lourdes, a Bernadette, la sconosciuta, povera e malaticcia bambina alla quale Maria Immacolata, ha rivelato i suoi segreti. Oggi - mi son detta - comincio il nuovo libretto per le “briciole”, mi faccio aiutare da Bernadette e guidare da...

FELICE DI VIVERE

21.11.2013 12:00
  Nel mese di giugno dell’anno 2001 ho avuto un incontro indimenticabile. Erano le dieci di sera: avevamo appena terminato la preghiera serale e la piazza del Santuario di Loreto si animava di voci, di saluti, di sorrisi e di “buona notte”. Mi accosto ad una culletta, ma non vedo un bambino...